Le Colline di Lettere - Orsano

Sentiero n.340a, in rosso, km 2.6
Intero percorso, azzurro e rosso km 4.5 - Cartina n.3
 
Dislivello
Dall’inizio del n. 340: 491 mt
Dal bivio del n. 340: 143 mt
Difficoltà
facile
Tempo
A: 2.30 h   A/R: 4.00 h
Altitudine massima
568  mt
 
“Andiamo per i sentieri di greggi e di commerci; passiamo per le strade che da Lettere vanno a Corbara, antico confine tra le terre del Ducato di Amalfi e il principato longobardo di Salerno. Qui passano ancora oggi carovane di muli carichi di legna dai boschi cedui di castagno. Orsano, ci accoglie con il casale Giordano, alla fine dell’ultima erta, e per le vecchie stradine di scale passiamo tra cortili che profumano ancora di sapori di montagna. Vicino è il mare di Stabia e in alto è il Molare del Faito, dimora sacra dell’Arcangelo Michele”.   
 
Il sentiero n. 340 è l’arteria principale del versante nord del Cerreto, su di esso si innestano gli altri sentieri. Per salire di quota e per raggiungere qualsiasi luogo bisogna passare per questa via, che in alcuni tratti è stata modificata e sistemata dal paziente e accurato lavoro dei Moscardini.
Si parte dai cancelli verdi, che delimitano il Campo Pozzi dell’Acquedotto Campano (captazione di acqua di falda, che serve i comuni della Valle del Sarno e quelli della costiera sorrentina fino a Capri),  alla fine di Via Monte Taccaro nel Comune di Angri. Un breve tratto con un tornante su strada asfaltata,trecento metri, ed ecco sulla destra l’inizio vero e proprio del sentiero, una scala con gradoni di pietra locale intervallati da tratti di falsopiano e si arriva in dieci minuti sul Chianiello (205 mt).
Sul Chianiello c’è l’acqua e si può godere di un primo panorama sulla Piana del Sarno, il Vesuvio, il golfo di Napoli, Ischia, il castello di Lettere. 
Dal Chianiello il sentiero s’inoltra in un boschetto di castagni, sul tracciato della vecchia mulattiera, ripristinata negli anni cinquanta, dopo dieci minuti si lascia a destra il sentiero n 346 che porta al Castello di Lettere, qui siamo ad una quota di 275 mt..
Adesso il sentiero diventa più ripido, ma si cammina all’ombra dei castagni e si affondano i piedi nel lapillo vesuviano: attenzione in discesa si può scivolare !
Il sole e la luce si ritrovano quando raggiungiamo la ’Làmia della Caccia’. Si supera la vena ‘Capomazzo’ e si entra nel territorio demaniale di Lettere, dalla provincia di Salerno a quella di Napoli. Si avverte subito, soprattutto se la giornata è bella e il sole riscalda, una brusca variazione di temperatura: qui è uno dei luoghi particolari del Cerreto dove si è creata una nicchia climatica: un’inversione termica, umida e rigogliosa, dove si trovano felci rare e fioriture abbondanti di ciclamini, campanule e gerani selvatici e rari esemplari di lingua di cane o scolopendra.
Ripreso il cammino, si sale per cinque tornantini (erano sette prima degli interventi, inutili e costosi, per allargare il sentiero ai fini della prevenzione  antincendio), fino alla quota di 488 mt; qui c’è un bivio: a destra si va ad Orsano di Lettere per il sentiero n.340a, a sinistra continua il n.340
 
Preso il sentiero a destra n.340a, subito un tratto in salita, abbastanza impegnativo, ma il panorama che si gode sulla Valle del Sarno e  il Vesuvio ripaga il sudore. Poi si scollina e si raggiunge il punto più alto del sentiero (555 mt). Ecco appena a destra sotto di noi il poggio del Castello di Lettere, davanti il golfo di Napoli e i paesi vesuviani, e se non c’è foschia vedrete anche l’isola d’Ischia con la vetta dell’Epomeo.
Il sentiero procede in falsopiano, piacevole e vi spinge ad accelerare, a sinistra e a destra boschi cedui di castagno e di ontano napoletano e una splendida esibizione di macchia mediterranea dal timo, al mirto, le roverelle, il sambuco, e tra le rocce in posizione soleggiata anche il cappero. Si passa sotto la collina dell’Astaglio e si attraversa un breve tratto di roccia affiorante: siamo giunti nel canyon del Cerreto ‘la Vena Perciata’. Qui possiamo osservare come l’acqua, il vento e altri elementi naturali possano nel tempo modellare, trasformare i rilievi e la crosta terrestre. Qui, infatti, la montagna ci presenta un anfratto roccioso con caverne e gole. Dalle rocce svettano alberi e cespugli le cui radici spaccano ed erodono incessantemente la roccia.  Si fa un largo giro, la strada è diventata più larga, a destra si scende per i pendii di una collina che porta davanti alle rovine del Castello. Si prosegue per il sentiero principale e si arriva al termine di una breve erta in località ‘Casa Giordano’, 530 mt, dove una stradina, asfaltata di recente ci conduce al borgo di Orsano.
Il ritorno è per lo stesso percorso dell’andata, ma se volete  potete scendere al Castello, passando per la piazza principale di Lettere, con la bella chiesa di S. Anna. Davanti al Cimitero, a destra inizia il sentiero n. 346 che porta in un’ora al Chianiello e quindi ai cancelli verdi.
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